La primavera è eterna, a Playa de las Américas, località di villeggiatura situata tra Arona e Adeje, sulla costa meridionale di Tenerife, Isole Canarie, Spagna. Uno dei climi migliori al mondo, quello delle Isole Canarie: 19°C la temperatura media in inverno, 23°C quella in estate. E nei principali centri turistici, come Playa de las Américas, si registrano 4.800 ore di luce all’anno.
«Il segreto di questo clima unico e confortevole si deve ai freschi venti alisei, alla corrente marina del Golfo che lambisce le coste e alla calda influenza dell’anticiclone delle Azzorre, che agiscono durante l’inverno», spiega l’ente responsabile della promozione turistica delle Isole Canarie.
Clima favorevole, ma anche acque pulite e bagni corroboranti tutto l’anno, prosegue Promotur Turismo Canarias: «Le Isole Canarie si trovano su una zona dell’Oceano Atlantico la cui acqua marina è particolarmente ricca di sodio. È una delle migliori acque termali del mondo e, a causa della natura vulcanica delle Isole, è anche una delle acque più ricche di minerali medicinali».
Non solo. Le Isole Canarie vantano i cieli più chiari e tersi d’Europa, tutelati dalla Legge sulla Protezione della Qualità Astronomica degli Osservatori dell’Istituto di Astrofisica delle Canarie, deputato a controllare l’inquinamento luminoso, radioelettrico e atmosferico, e a vigilare sulle rotte aree, «affinché niente impedisca l’osservazione delle stelle e degli astri».
Ben capite, quindi, perché Playa de las Américas è una delle destinazioni che proponiamo a quanti desiderano andare al mare in primavera o in autunno. Turespaña, l’organismo nazionale che ha come obiettivo la promozione turistica della Spagna, suggerisce di godersi tutto il meglio di Playa de las Américas, ma anche di esplorare l’isola di Tenerife per scoprirne le meraviglie.
Il meglio di Playa de las Américas, oltre che il mare e tutte le attività e gli sport praticabili in spiaggia e in acqua, sono l’ampia offerta di bar, ristoranti, caffetterie e discoteche.
Il meglio di Playa de las Américas sono anche il cosiddetto miglio d’oro del sud di Tenerife, vale a dire l’Avenida de las Américas, un viale cosmopolita e vivace, «paradiso dello shopping all’aperto», e il lungomare Francisco Andrade Fumero, «ideale per praticare sport come ciclismo, footing e pattinaggio, o semplicemente per camminare».
Andiamo oltre Playa de las Américas e seguiamo il consiglio di Turespaña. Per scoprire l’isola di Tenerife, è possibile suddividerle in tre grandi aree: il sud, dove si trova l’aeroporto internazionale di Tenerife Sud (e dove si trova Playa de las Américas); il nord, servito dall’aeroporto di Tenerife Nord; l’area metropolitana.
«A sud colpisce il caratteristico contrasto tra le località di montagna e spiagge popolari come El Médano, Los Cristianos, Las Américas e La Vistas, che si distribuiscono nelle zone di Costa Adeje e Costa del Silencio, la parte più calda dell’isola», scrive Turespaña.
«A nord spiccano Puerto de la Cruz e La Orotava. Nella prima sono molto visitati il Lago Martiánez (piscine di acqua salata) e il suo lungomare carico di atmosfera. Mentre La Orotava permette di conoscere l’architettura più tradizionale dell’isola e la bella valle omonima, una delle principali porte d’ingresso al Parco Nazionale del Teide», prosegue Turespaña.
Infine, l’area metropolitana, vale a dire le città di San Cristóbal de La Laguna e Santa Cruz de Tenerife. «Sono il nucleo culturale dell’isola e sono separate tra loro da una distanza di appena 15 chilometri. Vale la pena girarle a piedi per godere dei loro parchi, degli edifici storici e dei viali. Inoltre San Cristóbal de la Laguna è l’unica città delle Canarie iscritta nell’elenco del Patrimonio Mondiale dall’Unesco», conclude Turespaña.
Qualche parola, prima di salutarci, sulla gastronomia e sui vini di Tenerife. Una cucina semplice, ma gustosa: «Abbondano la frutta, molta tropicale, la verdura con alcune varietà esotiche per gli stranieri, il pesce fresco, la carne e le patate. Le patate è d’obbligo provarle con la salsa canaria più internazionale, il mojo», spiega Tenerife Tourism Corporation.
Per accompagnare i pasti, il dolce o un tagliere di formaggi locali (solitamente di capra), «il vino di Tenerife è la scelta migliore. Bianchi, rosati, rossi o Malvasia, tutti hanno insito nel loro gusto il clima e la particolare geologia dell’isola». Cinque le regioni vitivinicole dell’isola: Tacoronte-Acentejo, Ycoden-Daute-Isora, Valle de la Orotava, Valle de Güímar e Abona.
Una nota finale. Di recente, la stampa internazionale ha riferito di chiusure di spiagge nelle Isole Canarie a causa della presenza di alga tossica. Ecco la risposta ufficiale di José Manuel Baltar, ministro della Sanità del governo locale:
«Gli esperti di salute e ambiente garantiscono che la presenza di fioriture di microalghe in poche spiagge delle Canarie è un evento sporadico e naturale causato da una rara combinazione di fattori biologici, ambientali e climatici. La microalga non è in alcun modo connessa con qualsivoglia forma di inquinamento, non ha portato alla chiusura di nessuna spiaggia delle Canarie e non è tossica. Questo fenomeno naturale, che è raro e sporadico, non ha causato alcuna restrizione alla balneazione nelle spiagge delle Canarie se non un piccolo numero di bandiere rosse su poche spiagge. Quando la microalga compare su una spiaggia, portata a riva dal vento, dalle onde e le correnti, colpisce soltanto una piccola area e solo per un breve periodo. L’unico effetto della microalga è l’irritazione della pelle e le autorità sanitarie delle Canarie raccomandano dunque di evitare contatto diretto della pelle con le piante, che sono facili da identificare per via del loro caratteristico aspetto e colore. È da notare che il sistema sanitario pubblico delle Canarie non ha riscontrato nessuna variazione nel numero di casi riportati di irritazione della pelle dall’inizio del fenomeno. I dati del sistema di monitoraggio delle Canarie per la sicurezza delle spiagge e la qualità dell’acqua, che segue le normative europee, classifica il 98,2% delle spiagge delle Canarie come eccellenti, con lo 0,9% valutate buone e 0,9% non categorizzate. Questi dati sono consegnati ogni anno dal Ministero della Sanità del Regno di Spagna all’Agenzia Europea per l’Ambiente della Commissione Europea. Nonostante questa situazione temporanea, che riguarda solo un limitato numero di spiagge delle Isole Canarie e che impedisce la balneazione solo nelle aree ristrette direttamente colpite, l’attività turistica va avanti normalmente nelle Canarie. I nostri visitatori si godono le aree di balneazione nella grande maggioranza delle spiagge delle zone turistiche come hanno sempre fatto».
Articolo di 6tourmagazine